SELVADECH

Di e con Francesco Valli e Luis Miguel Nunez

Drammaturg Marco Nespoli

Musiche Raffaello Basiglio

Testi Marco Nespoli

“Gli uomini hanno due spiriti, uno spirito animale e uno umano”, sosteneva Paracelso.

In scena, un performer, danzatore e trampoliere, si traveste, si maschera da Uomo Selvatico: una figura leggendaria comune a tutto l’arco alpino e una maschera arcaica che incarna perfettamente la dualità descritta dall’alchimista rinascimentale. La performance è un viaggio attraverso tre immaginari folcloristici di cui il Selvatico è protagonista: il corteo carnevalesco (ispirato alla tradizione bergamasca di Valtorta), la cacciata dell’inverno e la caccia selvaggia. Non un monologo fisico, bensì un dialogo tra le due anime del Selvatico, quella umana e quella animale, un’indagine sulla dicotomia tra benevolo e diabolico, civile e reietto. Lo spettacolo vuole riportare alla tradizione questa sua maschera senza però rimanere relegato a una forma esclusivamente folkloristica, ma aprirsi al presente attraverso il corpo e il movimento propri della danza contemporanea e dell’arte dei trampoli.

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