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FRANCHINA | LEONE
ARTISTI ASSOCIATI

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Il progetto Franchina | Leone viene fondato nel 2020 con la prima creazione “Floating”.
L’anno successivo il duo viene selezionato e programmato in vari festival ed eventi in tutta Europa, tra cui: DanzaAttack Tenerife, Rotterdam International Duet Choreographic Competition, Dance Days Chania e MASDANZA.

 

VITTORIA FRANCHINA

Nata a Milano nel 1994, si forma professionalmente presso l’accademia Susanna Beltrami/Dancehaus. Ha danzato in produzioni di Susanna Beltrami, Matteo Bittante, Virginia Spallarossa e Diego Tortelli. Attualmente è danzatrice della compagnia Déjà Donné e collabora con la Fondazione Nazionale della danza/Aterballetto.

 

GIOVANNI LEONE

Nato a Borgosesia nel 1995, si forma come danzatore presso l’accademia Susanna Beltrami/Dancehaus nel triennio 2015-2018. È interprete per Esklan Art’s Factory di Erika Silgoner, Mk di Michele di Stefano e per la compagnia Déjà Donné. Ha lavorato inoltre con vari coreografi, tra cui Ariella Vidach, Lara Guidetti (Compagnia Sanpapiè), Matteo Bittante e Diego Tortelli.

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IDEAZIONE E INTERPRETI | VITTORIA FRANCHINA e GIOVANNI LEONE
UNA PRODUZIONE DANCEHAUSpiù 

durata 14/20'

Ogni giorno il nostro cervello assimila 34 gygabite di contenuti, l’equivalente di oltre centomila parole.

Si tratta di un bombardamento sensoriale costante che contraddistingue l’era digitale in cui viviamo; internet ci offre un accesso semplice, gratuito e pressoché illimitato a dati e notizie di ogni genere, sollecitando continuamente la nostra curiosità. Così ci affanniamo quotidianamente per cogliere tutti gli stimoli con cui la rete cerca di ammaliarci, accumulando compulsivamente un’esorbitante serie di nozioni che non siamo in grado di elaborare. Questo fenomeno è definito “sovraccarico cognitivo” ed è ciò che inibisce la nostra capacità di prestare attenzione: troppi elementi da valutare, la possibilità di scelta si moltiplica all’infinito e non sappiamo più distinguere dall’insieme ciò che è rilevante da ciò che non lo è. La mente si paralizza e chiude i canali di comunicazione con la realtà, lasciandosi fluttuare libera in uno spazio indefinito. Selezionare, analizzare e riflettere diventano processi troppo faticosi da avviare e come unica soluzione ci abbandoniamo al fluire di immagini e parole, alle quali permettiamo di manipolarci.

È possibile riacquistare il controllo della nostra mente o siamo inesorabilmente destinati a macinare più informazioni di quante il cervello ne possa processare?

FLOATING

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