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GIOVANNI INSAUDO
ARTISTA ASSOCIATO 2024

Fondatore de I VESPRI, è un coreografo, danzatore e Art Maker siciliano. Dopo aver studiato presso la Victor Ullate Dance Academy, ha iniziato la sua carriera nella compagnia Junior Dantzaz Konpainia. Dal 2012 al 2017 è stato danzatore al Gaertnerplatz Theater di Monaco e dal 2017 al 2020 nella compagnia svizzera TLT Tanz Luzerner Theater. ​ Ha ricevuto i premi al 12° Copenhagen International Choreography Competition e al 18° Certamen Internacional de Coreografia Burgos-New York.

Oltre ai suoi numerosi successi con I VESPRI, Giovanni ha creato anche per diverse compagnie internazionali, come Konzert und Theater St.gallen, Fondazione Nazionale della Danza/ ATERBALLETTO, Tanz Labor, Roxy Theater Ulm, Eko dance Project Turin, Contemporary Bachelor ZHDK Zurich, Theater Trier, D.a.f Rome, Balletto di Toscana, Tanz Luzerner Theater, Gärtnerplatz Theater, Balletto dell'Esperia, Dantzaz (precedentemente Ballet BiarrItz Junior) e Hung Dance Theater

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I'VE SEEN THAT FACE BEFORE

DIREZIONE, COREOGRAFIA E COSTUMI | Giovanni Insaudo 

DANZATORI | Sandra Salietti, Hélias Dorvault 

VIDEO | Alfonso Fernández Sánchez 

MUSICHE | Haussman Bvd, Minus Sixty One / WOODKID  

PRODUZIONE ITALIANA 2024 | DANCEHAUSpiù

"I'VE SEEN THAT FACE BEFORE" di Giovanni Insaudo è un'immersione profonda nel mondo interiore dell'interprete, esplorando il delicato istante tra la fine di una performance, il ritorno dei danzatori e l'incontro con il pubblico. Si pone la domanda: è veramente una conclusione, o sono gli inchini stessi una performance in sé, parte integrante dello spettacolo? L'interprete ha la possibilità di staccarsi dalla performance, o essere osservato è un prolungamento della stessa? 

"I'VE SEEN THAT FACE BEFORE" di Giovanni Insaudo esplora il mondo interiore di un interprete nel delicato momento tra la fine della performance e il saluto al pubblico.  

Concept: 

Il progetto mira a destrutturare il momento di chiusura di uno spettacolo, reinterpretando la "fine" non come un epilogo ma come una potenziale rinascita di emozioni ed energia. Analizzando l'atto di essere osservati durante gli inchini, si cerca di capire cosa si innesca in un corpo danzante e quali ripercussioni ciò può avere sugli interpreti e sul pubblico. Il concept si sviluppa dal desiderio di esplorare la partecipazione del pubblico come elemento attivo, trasformando gli applausi in un nuovo atto performante. 

B.I.D.I.
(Body Instrumental Digital Interface)

Coreografia | Giovanni Insaudo e Sandra Salietti 

Danza | Sandra Salietti 

Produzione | DANCEHAUSpiù 

 

"B.I.D.I" è una performance solista che rivisita il concetto di "One-woman band" attraverso una fusione avvincente di movimento, ritmo, voce e musicalità. La coreografia, eseguita da un'artista femminile, si sviluppa come un'audace esplorazione del potenziale espressivo del corpo, trasformandolo in un'orchestra artistica composta da un singolo individuo. 

 

Ispirandosi all'attrattiva non convenzionale della "One-man band" emersa negli anni '20, la coreografia integra sapientemente vari elementi dell'arte della performance. L'artista utilizza il proprio corpo come un arsenale di strumenti, creando una sinfonia di suono e movimento per il pubblico. 

 

Negli anni '80, è emerso il fedele compagno della "One-man band", il benamato "MIDI, Musical Instrumental Digital Interface", fondamentale per artisti come Jacob Collier (1994), che grazie al MIDI possono arricchire le loro performance con supporto elettronico, sfruttando una vasta gamma di strumenti elettronici, dispositivi audio e supporto tecnico. È da questi concetti che nasce B.I.D.I, "Body Instrumental Digital Interface", con l'intenzione di sfruttare appieno tutte le capacità del corpo umano per catturare e guidare il pubblico in un viaggio emozionante, dove il corpo stesso dimostra le sue abilità uniche per emozionare, intrattenere e stimolare la riflessione dello spettatore. 

 

La performance va oltre la tradizionale drammaturgia, concentrando l'attenzione sull'espressione artistica pura e sulla coesione estetica. Ogni movimento, ogni vocalizzazione e ogni gesto ritmico sono attentamente studiati per contribuire alla performance, intrecciando una narrazione moderna e astratta. 

 

"B.I.D.I" è una testimonianza del potere dell'innovazione artistica e dell'espressione individuale, offrendo una visione coinvolgente del potenziale illimitato del corpo umano come strumento di esplorazione artistica. Attraverso la sua coreografia evocativa e la sua performance convincente, "B.I.D.I" invita il pubblico a sperimentare la magia di un'orchestra di una sola donna in un mondo dove la conformità non ha spazio. 

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