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PAOLA LATTANZI
ARTISTA ASSOCIATA

Paola Lattanzi ph Salvatore Lazzaro

Laureata alla ๐—”๐—บ๐˜€๐˜๐—ฒ๐—ฟ๐—ฑ๐—ฎ๐—บ ๐—จ๐—ป๐—ถ๐˜ƒ๐—ฒ๐—ฟ๐˜€๐—ถ๐˜๐˜† ๐—ผ๐—ณ ๐˜๐—ต๐—ฒ ๐—”๐—ฟ๐˜๐˜€ in coreografia (SNDO-School for new dance development), Paola è vincitrice nel 2014 del Premio ๐——๐—ฎ๐—ป๐˜‡๐—ฎ & ๐——๐—ฎ๐—ป๐˜‡๐—ฎ con l’assolo “Sopra di me il diluvio” di Enzo Cosimi come miglior spettacolo italiano e nel 2015 del premio ๐—ง๐—ฒ๐—ฟ๐˜€๐—ถ๐—ฐ๐—ผ๐—ฟ๐—ฒ come migliore interprete contemporanea. Docente di tecnica e composizione presso la ๐—–๐—ถ๐˜ƒ๐—ถ๐—ฐ๐—ฎ ๐—ฆ๐—ฐ๐˜‚๐—ผ๐—น๐—ฎ ๐—ฑ๐—ถ ๐—ง๐—ฒ๐—ฎ๐˜๐—ฟ๐—ผ ๐—ฃ๐—ฎ๐—ผ๐—น๐—ผ ๐—š๐—ฟ๐—ฎ๐˜€๐˜€๐—ถ e dal 2021 di Teatro Fisico presso l’Accademia Susanna Beltrami. 

PINK MOTEL
PINK MOTEL di P. Lattanzi foto di S. Lazzaro - DANCEHAUSpiรน  DSC_ 18594.jpg

PINK MOTEL

PH SALVATORE LAZZARO

Di PAOLA LATTANZI

Con BARBARA ALLEGREZZA E PAOLA LATTANZI

collaborazione artistica MATTEO BITTANTE

Produzione DANCEHAUSpiù 2025

Durata 30' circa

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La danza abita un confine instabile tra costruzione sociale e decostruzione interiore: la prima fatta di aspettative, ruoli, simboli codificati, l’altra intima e spesso silenziosa, che smonta pezzo per pezzo ciò che è stato appreso, imposto, assorbito.

La ricerca nasce da quella tensione interna che spinge a chiedersi cosa sarebbe potuto essere.

“Se invece”

Non come rimpianto, ma come fenditura nel tempo, possibilità non accaduta, ancora viva in un altrove.

Una frattura nella logica binaria del sì o del no, del giusto o dello sbagliato.

È l’eco delle scelte invisibili, quelle mai compiute, ma sempre presenti. L’identità non è una costruzione stabile, ma una serie di revisioni, di montaggi e smontaggi, sempre in tensione tra ciò che è stato e ciò che poteva essere. 

In un mondo che esige produttività, coerenza e slancio verso il futuro chiedersi “e se invece?” è un atto di rottura.

Non per fuggire dalla realtà, ma per disarticolarla, decostruirla, renderla di nuovo porosa.

È nella fessura aperta da questa domanda che nasce un altro tempo: un tempo non lineare, che accoglie scarti, deviazioni, tentativi, riscritture.

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MY-DUTY-MY-BROTHER
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MY DUTY,
MY BROTHER

Di PAOLA LATTANZI

Con BARBARA ALLEGREZZA E NICOLÓ CASTAGNI / CARMINE DIPACE

Produzione DANCEHAUSpiù

Debutto 13 maggio 2023

Durata 30'

 

Ispirato a “Il grande quaderno” di Ágota Kristóf.

Sullo sfondo orrorifico della Seconda guerra mondiale, due fratelli, abbandonati dalla madre, temprano il loro corpo e la loro psiche a resistere alle prove più dure. Nel quaderno si allenano a scrivere ciò che vedono nel mondo, nella disperata ricerca dei protagonisti di una mitologica “verità dei fatti” che si mostri narrabile, di un ordine logico delle cose che aiuti a giustificare gli eventi e di un apparente equilibrio del mondo. Il tempo della narrazione è confuso. le bugie della memoria sono spesso sopravvivenza: il loro è un ricreare una propria biografia per non sgretolarsi, per allontanare il dolore, per costruirsi una identità.

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FOTO SARA MELITI

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IO NON SONO DI QUESTO MONDO

FOTO SARA MELITI

DI E CON PAOLA LATTANZI

e i danzatori di DANCEHAUSpiù | Nicolò Castagni, Edoardo Brovardi e Pietro Ongaro

assistente alla coreografia Barbara Allegrezza 

a cura di MATTEO BITTANTE


PRODUZIONE DANCEHAUSpiù | 2022

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con il sostegno di

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“Vivere, non riesco a vivere
ma la mente mi autorizza a credere
che una storia mia, positiva o no
è qualcosa che sta dentro la realtà.                              

Liberi, sentirsi liberi forse per un attimo è possibile,

ma che senso ha se è cosciente in me la misura della mia inutilità.     

-Giorgio Gaber-

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IO NON SONO DI QUESTO MONDO

Ma sono in questo mondo e ne abito il confine. 

Cosa è vero e cosa è falso?

La mente è un’invenzione di Platone e non c’è altra evidenza che quella del corpo. 

 

Io non sono di questo mondo è un’indagine su una presenza aliena,

nasce da un senso di sconnessione e una volontà di dis-identificazione.

La resistenza e la precarietà umane, fulcri della mia ricerca sul corpo, sono agite secondo altre leggi, i corpi sfidano un nuovo ambiente dove l’armonia è sempre minacciata.

 

Paola Lattanzi

MY-DUTY
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MY DUTY

FOTO SARA MELITI

DEBUTTO 11 E 12 DICEMBRE 2021 | FESTIVAL EXISTER

UNO SPETTACOLO DI | PAOLA LATTANZI

con DANCEHAUS COMPANY JUNIOR | BARBARA ALLEGREZZA, NICOLO' CASTAGNI, ANDREA PIRAS, FRANCESCA ROMBOLA'

PRODUZIONE DANCEHAUSpiù | 2021

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con il sostegno di

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Nato da una riflessione sul senso del dovere è un’indagine che parte dalla ricerca della relazione tra le parti istintive e razionali dell’animo e del corpo umano, gli stati di coscienza attraverso i quali l’essere umano compie delle scelte che lo mettono in relazione al l’altro. Siamo partiti dalla domanda: “quale è il mio dovere?” E abbiamo cercato di definire i confini del dovere e del desiderio.

Fare, osservare, compiere il proprio dovere, trascurare mancare ai propri doveri, doveri morali, doveri civili, sociali, religiosi, coniugali, scolastici; doveri verso Dio, verso la patria, verso la società, verso il prossimo, verso la famiglia, verso sé stesso; doveri di padre, di madre, di marito, di figlia, di studente; conosco il mio dovere, mi sento in dovere, la via del dovere, la voce del dovere; rimanere vittima del proprio dovere.

Il rapporto intimo con il dovere definisce le scelte e l’identità.

 

Non solo per noi stessi siamo nati

“Non nobis solum nati sumus.”

(Marco Tullio Cicerone “De Officiis”)

Crying out loud di Paola Lattanzi

CRYING OUT LOUD
a doll’s house

COREOGRAFIA E INTERPRETAZONE | PAOLA LATTANZI

ASSISTENTE AL PROGETTO | ANDREA DORE

DISEGNO LUCI | DANIELA BESTETTI

MATERIALI DI SCENA | CRISTINA NERI, ROBERTO MANZOTTI

SOUND EDITING | ANDREA LINKE
PRODUZIONE DANCEHAUSpiù  

“Queste cose non avvennero mai ma sono sempre”

Sallustio

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Non c’eฬ€ la pretesa di rielaborare il dramma Borghese di Ibsen. Ho solo rubato Nora. Avevo voglia di giocare con quel personaggio ribelle, moderna Antigone, che sceglie di escludersi, sottrarsi.
La casa, simbolo di un dentro dal quale scappare e dove rifugiarsi eฬ€ metafora del corpo. Un corpo che nasconde e si nasconde, che straborda di memorie e brama di rinnovamento. Luogo di trasformazioni e di processi da tenere in equilibrio, la casa eฬ€ lo spazio di energie da bilanciare.

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“Tutto mi ricorda tutto. Solo quando vado tanto indietro e tanto dentro riesco a fare un passo avanti e uscire”

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FOTO SARA MELITI

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