IVONA | PABLO GIROLAMI
ARTISTA ASSOCIATO FINO AL 2021
Pablo Girolami danzatore e coreografo nel 2019, grazie all'incontro con il danzatore Giacomo Todeschi, fonda IVONA.
Nata dal desiderio di esplorare la propria visione e di approfondire la sua creatività, Ivona debutta con la sua prima creazione il duetto “Manbuhsa”, con il quale vince il Premio Twain_DirezioniAltre 2019, il premio del pubblico al CortoinDanza 2019 di Cagliari, al 33, al Certamen Coreografico di Madrid. "Manbuhsa" viene inoltre selezionato per la vetrina della giovane danza di autore Anticorpi XL 2019 e la Redacielabierto, sarà poi ospite in Svizzera, Italia, Spagna, Germania e Turchi. La compagnia prende il nome dall'alterego di Girolami.
PABLO GIROLAMI
Nato a Neuchâtel (Svizzera) è di origine Italiana e Spagnola. Ha studiato presso la Tanz Akademie Zürich. Nel 2014, comincia la sua carriera professionale come ballerino a Wiesbaden/Darmstadt con l'Hessisches Staatsballett, e in Italia con Spellbound Contemporary Ballet. Dal 2017 ha creato per l'Hessisches Staatsballett, DeDa Production e Café Klatsch, EgriBianco Danza, Kseij Dance company, The LabCollective, TanzWerk101 Zürich, Ateneo della danza Siena. Nel 2020, Pablo Girolami viene scelto dal Network AnticorpiXL per l'azione ResidanceXL.
DI PABLO GIROLAMI
con PABLO GIROLAMII e GIACOMO TODESCHI
Durata 8'' O 30"
"Manbuhsa" è stato creato immaginando due ragazzini che giocano in una risaia. Incentivata dal fascino per le civiltà estere e forgiata sui ritmi della musica, una relazione si crea tra i danzatori. Attraverso i movimenti, uno spinge l'altro alla scoperta del suo istinto naturale.
Un cammino vibrante di inconsapevoli emozioni, innocenza e giocosità.
Mentre la fisicità di "Manbuhsa" ci rimanda alle gru i cui corpi reagiscono simultaneamente agli impulsi dati l'un l'altra, l'agitazione e la precisione ci possono far pensare al ragno pavone. "Manbuhsa" è in qualche modo uno studio ed una trasposizione sul corpo umano, di queste peculiari danze animali.
MANBUHSONA
DI PABLO GIROLAMI
con la Compagnia IVONA Clementine Herveux, Lou Thabart, Giacomo Todeschi, Pollet Kasza, Samuele Arisci
Durata: 60"
IN COLLABORAZIONE
CID Rovereto - Festival Oriente Occidente,
Amis du MDC - Melinda Stampfli - Neuchâtel,
PRODUZIONE
Centro Nazional di produzione della Danza DANCEHAUSpiù
TWAIN_Centro di Produzione Danza Regionale
PERIFERIE ARTISTICHE - Centro di Residenza Multidisciplinare della Regione Lazio,
"Manbuhsona" è un'evoluzione. Una coppia diventa una comunità, "Manbuhsa" diventa "Manbuhsona", una gita di un giorno diventa il viaggio di una vita. Dovremo riguadagnare il nostro istinto e cercare nel nostro passato le nostre fondamenta per essere forti e stabili. Un viaggio temporale, nello spazio, che collegherà le nostre radici al nostro futuro.
Ci immergeremo nella natura e saremo ispirati dalla bellezza di ciò che ci circonda. Inoltre, le sfide personali fronteggiate e le relazioni create mireranno a costruire una comunità che opererà in simbiosi.
Il pezzo è diviso in due atti ciascuno composto da tre stati.
Atto 1: Confusione, Contemplazione, Rivelazione
Atto 2: ispirazione, illuminazione, scoperta
Entrambi gli atti sono strettamente correlati e separati solo dall'intervallo. Poiché la fine del primo atto sarà l'inizio del secondo, il pubblico sarà partecipe della continuità del viaggio. Ogni atto può essere interpretato in modo indipendente permettendo al pubblico di immaginare l'inizio o la fine del viaggio.
GIANNI PASQUALE
DI PABLO GIROLAMI
con GIACOMO TODESCHI
Durata: 11"
// Vincitore Premio Roma Danza 2020 SmARTphone dance
Gianni-Pasquale, 46 anni, sessualmente ambiguo, cocco di mamma, forse lunatico, definitivamente disturbato. Disperatamente innamorato e amante di essere disperato. Senza filtro, lui, senza limiti di generosità, infligge alla sua amante un'infusione del suo tormento.
"Cara Maruzza,
Ti scrivo questa lettera perché ti apprezzo davvero tanto.
La prima volta che ti ho vista, il mio cuore mi ha indelicatamente sussurrato "è lei".
Il modo in cui mi solletichi i baffi, il modo in cui mi fissi. Mi rendi palpitante.
Mi piacerebbe, se me lo concedessi, di darti il mio fiore."
Gianni-Pasquale, una lettera d'amore ad una bambola gonfiabile.
T.R.I.P.O.F.O.B.I.A
DI PABLO GIROLAMI
con IVONA
Giacomo Todeschi, Pablo Girolami
// Con il supporto di KOMM TANZ Teatro Cartiera Progetto residenza Compagnia Abbondanza/Bertoni in collaborazione con il comune di Rovereto.
PRODUZIONE
Centro Nazionale di produzione della Danza DANCEHAUSpiù
Il mezzo tramite il quale si dà forma ad uno scheletro tripofobico è la geometria che però solo grazie al contributo immaginativo della mente umana diventa un varco attivo di paura, di angoscia riflettendo le insicurezze e le paranoie del uomo. Sono spazi senza fondo, dove ogni consapevolezza cade vertiginosamente. Si perde la lucidità e gli occhi si chiudono.
Sfidare una paura non è un gioco facile. Anzi, sembra che stare al gioco implichi piuttosto l'accettare di non giocare affatto.
Con T.R.I.P.O.F.O.B.I.A noi scegliamo di accettare la sfida e di prenderci gioco di lei, trasformandoci in veri e propri parassiti che si insinuano nelle sue gallerie.
Siamo due Corpi che si incanalano negli schemi ai quali questa fobia fa riferimento. Muovendosi con forme geometriche alternate e precise, ci districhiamo tra i cunicoli bui privi di aria e accompagnati da elementi "altri" da noi.