
PACHAKUTI
COREOGRAFIA | Michela Priuli
DANZA | Jesus Andres Rea Lopez - EurAsia Dancer
COMMISSIONATO DA EurAsia Dance Project International Network e Pitti Immagine
IN COLLABORAZIONE CON DANCEHAUSpiù
SOSTENUTO DA UniCredit
COSTUMI | Marco Hernandez - EurAsia Dancer
durata 31'
Pachakuti etimologicamente proviene dal Quechua, dove "pacha" significa tempo o spazio, e "kuti" significa ritorno o cambiamento. Questo concetto, appartenente alla cultura Boliviana del danzatore, racchiude in sé un'idea di ciclicità, implica un equilibrio tra forze opposte, e suggerisce un movimento tra due estremi. La performance si propone di esplorare le dinamiche insite in questo termine, funzionando come un movimento periodico irregolare che collega queste polarità.
Pachakuti è un’opera pensata per un corpo e un bastone. Quest'ultimo si trasforma in un'estensione del corpo, in un compagno instabile che guida e resiste, in un confine e paesaggio che sfida le leggi della gravità e della logica. Il corpo si muove tra equilibrio e disequilibrio, creando spazi e geometrie, stabilendo sincronie o sfasamenti. Questo movimento oscillatorio transita dal particolare all’universale, espandendosi dal corporeo allo spaziale. Ogni gesto diventa un atto di creazione e distruzione, mentre il corpo, sospeso tra azione e inattività, entra in uno stato di trance, incarnando sia un campo di battaglia che un tempio sacro. In questo contesto, il confine tra il controllato e l’imprevedibile diventa sempre più sottile, lo spazio si contorce e il tempo sembra disinteressarsi della sua sequenza naturale e del suo ritmo.